A cavallo tra '700 e '800 si iniziò a cuocere la pizza in forni a legna: nacque così la Pizzeria nella forma che noi conosciamo. Il forno a legna, il bancone di marmo, lo scaffale dove sono in bella mostra gli ingredienti, i tavoli spogli con solo delle tovagliette di carta: tutti elementi che si ritrovano tuttora nelle classiche pizzerie napoletane.
Nel giugno 1889 venne invitato, presso la Reggia di Capodimonte, il pizzaiolo Raffaele Esposito, il quale confezionò per i coniugi reali Umberto I e Margherita di Savoia, tre qualità di pizza tra cui una con mozzarella, pomodoro, formaggio e “vasinicola”, il basilico. Quest'ultima registrò il plauso della regina Margherita e il “pizzaiuolo” non mancò di renderle omaggio battezzando la pizza con il nome della sovrana: nacque così la pizza Margherita, la più famosa tra le pizze.
Nel 1924 Ciro Leone, figlio del panettiere del Re e fondatore di una delle più famose pizzerie di Napoli, creò una particolare ricetta per la preparazione della pizza: essa era inimitabile per la bontà e la dimensione. Tutti tentarono di copiarla. Ma dov'era il segreto di tale squisitezza? Nella pasta sottile e morbida? Nell'olio sparso in abbondanza? Nelle dimensioni a "ruota di carretta" che soddisfaceva ogni commensale? Il segreto tuttora è rimasto inviolato. Dal cuore di Napoli al cuore di Verona, i nipoti Ciro e Antonio Leone, con la stessa passione ripropongono la ricetta che da ottant'anni a Napoli e nel mondo rappresenta il vero sapore della tradizionale Pizza Napoletana.
Concludendo, se si ha voglia di mangiare la classica pizza napoletana doc, dolci, sfizi e capricci della tradizione culinaria napoletana questo è il posto giusto! La Pizzeria Leone è ubicata nei locali che negli anni 80-90 furono sede del mitico Il Birroccio, in una traversa di via Cappello.
L’esercizio è abbastanza raccolto, diviso in quattro sale con 85 posti a sedere: al piano terra una è posta leggermente più in alto dell’altra e comunicano tra loro attraverso pochi gradini; al piano superiore vi sono le altre due sale tutte climatizzate. L’atmosfera è amichevole, familiare, alla mano, come vuole la tradizione napoletana. E allora... magnatevi sta pizza!